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Borago officinalis L. 1753

famiglia: Boraginaceae
nomi comuni: borragine, borrana


ETIMOLOGIA: il nome generico proviene dal latino borra (lana grezza), in riferimento alle foglie ed ai fiori irti di peli ruvidi. L'attributo specifico officinalis allude all'impiego che si fa di questa pianta in cucina ed erboristeria




la borragine è una pianta erbacea annuale originaria del Nordafrica e del Medio Oriente, alta fino ad 80 centimetri, ormai diffusa allo stato spontaneo in tutta Europa, dove cresce fino ad un'altezza di 1000 metri sul livello del mare. È diffusa anche in Italia, dalla zona mediterranea a quella submontana; si trova un po’ dovunque nei luoghi coltivati, negli incolti, nelle zone ruderali, cresce bene su qualsiasi tipo di terreno purché sia ben drenato ed in posizione soleggiate.
Viene coltivata in tutte le zone temperate del globo come pianta officinale ed alimentare. Si consumano le giovani foglie cotte, sia per minestroni sia per farcire ravioli o frittate, ma si possono fare frittelle pastellando le foglie crude o anche i fiori. La pianta cruda deve essere consumata con estrema cautela in quanto contiene alcaloidi ad azione epatotossica.
La semina di effettua in primavera su terreno fertile e sabbioso, direttamente nell’orto o in grandi vasi. Il ciclo è abbastanza breve e si dissemina spontaneamente rinascendo ogni anno o anche nella stessa estate



il fusto della borragine è eretto, robusto, cavo, ramificato in alto. Le foglie sono opposte, picciolate, polimorfe ma di forma generalmente ovato-oblunga, verdi-scure, raccolte a rosetta basale lunghe 10-15 cm e poi di minori dimensioni sullo stelo, con la superficie a volte bollosa e rugosa, ricoperta da una ispida peluria argentea




i fiori, sommitali e portati su lunghi pedicelli pubescenti, raccolti in gruppo, penduli in piena fioritura e di breve durata, larghi 2-2,5 centimetri, di colore azzurro, con 5 petali acuminati e disposti a stella, compaiono da giugno ad ottobre. Al centro sono visibili le antere derivanti dall'unione dei 5 stami. I frutti sono degli acheni che contengono al loro interno diversi semi di piccole dimensioni.
I boccioli fiorali sono ricoperti da un'evidente ed ispida peluria

USO ALIMENTARE OD OFFICINALE: la borragine è un'erba con sapore simile a quello del cetriolo, tanto che le foglie fresche possono essere aggiunte alle insalate per sostituire i cetrioli, nelle minestre e nelle zuppe a cui danno un sapore caratteristico, e per insaporire il té freddo e bevande di frutta. I fiori sono usati in torte ed altre preparazioni dolciarie come guarnizione delicata e mantengono il colore dopo la cottura al forno; possono anche essere canditi o congelati in cubetti di ghiaccio per aggiungere un tocco festivo ai punch o ai drink freddi. Come tisana, la borragine ha un sapore ottimo e delicato ed effetti calmanti, che la rendono perfetta come tisana della buonanotte.
Tutte le parti della pianta contengono fitoestrogeni, per cui venivano usate per stimolare la produzione ormonale ed aumentare il latte materno nelle puerpere. Questa regolazione della funzione ormonale sembrerebbe avere influenza sull'aumento delle dimensioni del seno. La borragine è anche ricca di sali minerali essenziali quali calcio e potassio, di acido palmitico e tannini, di acidi grassi essenziali (omega-6, acido gammalinoleico e acido linoleico ), necessari a una corretta funzione cardiovascolare e a mantenere pelle e unghie sane. L'olio di borragine è stato usato per curare l'artrite reumatoide, eczemi, psoriasi, disfunzioni coronariche, pressione alta e colesterolo alto

Attenzione !!
Questi non sono consigli medici!! Usate eventuali prodotti con cautela e solo secondo le prescrizioni del medico o dell’erborista

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