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Ficus benjamina L. 1753

famiglia: Moraceae
nomi comuni: fico beniamino, beniamino, benjamin 


ETIMOLOGIA: il nome generico proviene dal termine con cui gli antichi latini denominavano la pianta del fico. L'attributo specifico benjamina  fa invece riferimento alle piccole foglie di questa specie




il fico beniamino è un albero sempreverde originario del Sud-Est asiatico (dall'India alle Filippine) e dell'Australia, che nelle zone d'origine può raggiungere i 30 metri d'altezza ed è ampiamente diffuso come grande albero per parchi, giardini e viali cittadini. È l'albero simbolo di Bangkok e della Tailandia.
Nei nostri climi è assai coltivato come pianta d'appartamento, raggiungendo altezze intorno ai 2-3 metri, con numerose cultivar appositamente selezionate per la bellezza e la leggerezza del fogliame. In queste condizioni gradisce posizioni semi-ombreggiate per gran parte dell'anno, mentre durante l'inverno la pianta andrà messa in una zona molto luminosa, lontana dalle correnti d'aria fredda, che causano sbalzi di temperatura tendendo a far cadere le foglie. È una pianta da annaffiare con moderazione (2-3 volte la settimana in estate ed una sola volta in inverno), in ogni caso solo quando il terriccio è asciutto, possibilmente con acqua non calcarea ed a temperatura ambiente, evitando ristagni idrici.
Durante la stagione vegetativa le piante vanno nutrite a cadenza quindicinale con un buon fertilizzante liquido per piante verdi, mentre in inverno basterà una sola concimazione mensile. La sua sensibilità al freddo non permette alle piante di sopportare temperature minime inferiori ai +15°C, anche se nei climi mediterranei possiamo trovare, in posizioni riparate dai venti freddi, piante che vivono abbastanza bene all'aperto (come si può vedere dalla prima foto, scattata in Sardegna). Quando le temperature minime lo consentono (tarda primavera ed estate) può essere portato all'aperto anche nei climi meno adatti, in posizione semi-ombreggiata, traendone un notevole vantaggio. Il tasso di umidità relativa intorno alla pianta deve essere sempre molto elevato, in particolare durante la stagione calda, per cui le foglie devono essere frequentemente nebulizzate ed il vaso posto su un sottovaso riempito con uno strato di argilla espansa mantenuto costantemente bagnato. In appartamento vive bene in vasi piuttosto stretti ed il rinvaso va effettuato solo quando è assolutamente necessario, utilizzando un terriccio leggero e ricco di sostanza organica. Vive molto bene anche coltivato con la tecnica dell'idrocoltura.
Tutti i ficus sono indicati per umidificare gli ambienti chiusi e sono considerati validi purificatori dell’ aria. In particolare il fico beniamino è un buon assorbitore di formaldeide, sostanza nociva prodotta dal fumo di sigaretta, dal gas dei fornelli, dai sacchetti di plastica, da smalti e vernici, stoffe e tendaggi


i suoi rami si sviluppano in forma disordinata e sono sottili, arcuati e pendenti per il peso delle foglie. Nei climi adatti possono originare, come in altre specie tropicali appartenenti a questo genere, radici aeree colonnari che toccando il terreno consentono alla pianta di alleggerire il peso della chioma ed allargarsi notevolmente in senso orizzontale. Inoltre, come in tutti i Ficus, sono presenti nei tessuti dei canali laticiferi che contengono un lattice bianco, denso ed appiccicoso, probabilmente prodotto a scopo anti-predatorio in quanto tossico ed irritante per gli occhi e la pelle. La corteccia è liscia o solcata da sottili screpolature, di colore marrone chiaro



le foglie sono persistenti ed alterne, ovate od ellittiche, col margine intero ed acuminate all'apice, picciolate, lucide e di colore verde intenso sulla pagina superiore, più chiare in quella inferiore, lunghe 7-12 centimetri. Il colore verde tende ad intensificarsi nelle foglie più vecchie
  



nei climi adatti le pianta fruttifica, sviluppando piccoli frutticini che compaiono all'ascella delle foglie, simili a fichi, molto graditi dagli uccelli 


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