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Vinca major L. 1753



famiglia: Apocynaceae
sinonimi:  Vinca grandiflora, Vinca ovatifolia, Vinca pubescens 
nome comune: pervinca maggiore




ETIMOLOGIA:  il nome generico proviene dal verbo latino vincire (avvincere, legare) per i lunghi fusti sterili, sottili e prostrati, che si avvincono al suolo e si legano tra loro. L'attributo specifico è l'aggettivo comparativo latino major (più grande), riferito alle maggiori dimensioni di questa specie rispetto alla Vinca minor







la pervinca maggiore è una pianta erbacea perenne o suffruticosa sempreverde, alta fino a 25-50 centimetri, originaria delle regioni europee che si affacciano nel Mediterraneo Centro-occidentale, dalla Dalmazia alla Spagna. In Italia è diffusa allo stato spontaneo in tutte le regioni, ad eccezione della sola Sardegna, in prati incolti, terreni e giardini abbandonati, boschi di latifoglie (soprattutto di querce) fino ad 800 metri di altitudine. È ampiamente coltivata in tutte le regioni come pianta ornamentale dalle caratteristiche tappezzanti, in quanto i suoi rami e le sue radici creano un fitto intreccio che ricopre l'intero terreno anche in zone ombrose, dove poche altre piante riescono a vegetare. Tale intreccio può rivelarsi utile anche a trattenere il terreno superficiale su zone particolarmente scoscese. Predilige posizioni ombrose o semi-ombreggiate e si adatta a qualsiasi terreno da giardino ben drenato ma non troppo secco, meglio se fresco ed acido. Resiste piuttosto bene sia alle fredde temperature invernali sia al calore estivo, purchè si trovi in ombra. Va annaffiata abbondantemente in primavera, in estate e per parte dell’autunno, evitando però che il terreno sia troppo bagnato e che ci siano ristagni d’acqua, che sono dannosi per la pianta. In tardo autunno e in inverno le annaffiature vanno ridotte ed è meglio lasciare il terreno solo leggermente umido



la pervinca è una specie suffruticosa, con fusti più vecchi lignificati, prostrati, che emettono ai nodi radici avventizie, mentre quelli più giovani sono eretti ed erbacei. Le foglie sono opposte, persistenti, picciolate, più ovate alla base degli steli ed ovato-lanceolate verso l'apice, lucide, lunghe 3-9 centimetri e larghe 2-6, di colore verde più o meno scuro e glabre sulla pagina superiore, più chiare in quella inferiore, opache e talvolta pubescenti vicino alla nervatura mediana




i fiori sono ermafroditi, ascellari e solitari, peduncolati, larghi 3-5 centimetri, di colore azzurro-violetto con un anella bianco alla base. Il calice è gamosepalo e suddiviso superiormente in 5 lacinie lesiniformi, mentre la corolla è gamopetala nella parte basale, a formare un tubo a sezione pentagonale lungo fino a 2 centimetri, con 5 lobi asimmetrici, ristretti gradualmente verso la base, troncati ed erosi all'apice. I 5 stami sono inseriti nel tubo corollino. La fioritura è in marzo-aprile e se le condizioni climatiche sono favorevoli può ripresentarsi anche a settembre.
Il frutto è composto da due follicoli divergenti saldati alla base, grossolanamente torulosi, e che si aprono lungo la sola linea ventrale di sutura


 
la pervinca non ha impieghi alimentari in quanto tutte le parti della pianta sono velenose per la presenza, oltre che di sostanze non tossiche come flavonoidi, firosteroli e tannini, di saponine ed alcaloidi indolici (in particolare vincristina, vinblastina e pervincina): in caso di ingestione di parti della pianta i sintomi precoci compaiono entro le 24 ore e sono a carico dell'apparato digerente, con nausea, diarrea, vomito e febbre, mentre i sintomi tardivi (entro una settimana) consistono in cefalea, insonnia, delirio, allucinazioni, convulsioni e coma.
In cosmesi e foglie hanno una blanda attività antinfiammatoria e possono essere utilizzate per eczemi, foruncoli e nelle dermatosi. Un infuso di foglie, nell’acqua del bagno o come impacco da applicare sul viso, ha un effetto calmante su pelli delicate ed irritabili.
La pervinca è sfruttata in campo farmacologico in quanto gli alcaloidi indolici vincristina e vinblastina sono dotati di azione antitumorale, venendo utilizzati come chemioterapici. Trova anche impiego nelle affezioni vascolari che limitano l’afflusso del sangue al cervello e nei casi di diarrea, epistassi, ferite, ipertensione, tonsillite e leucemia.


Attenzione !!
Questi non sono consigli medici!! Usate eventuali prodotti con cautela e solo secondo le prescrizioni del medico o dell’erborista
 

 vedi anche:     Vinca major 'Variegata'    Vinca minor     Vinca minor 'Marie'

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