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Acer buergerianum Miq. 1863



famiglia: Sapindaceae
sinonimi: Acer trifidum
nome comune: acero tridente



ETIMOLOGIA:    il nome del genere è coniato dal termine latino acer (duro, aspro) per la particolare durezza del legname. L'epiteto specifico ricorda Heinrich Buerger (1804-1858), fisico, biologo e botanico, raccoglitore di piante in Giappone per conto del governo olandese, che diede un notevole contributo allo studio della flora e della fauna di questo paese








l'acero tridente è un piccolo albero spogliante alto fino a 10-12 metri, dalla crescita piuttosto lenta e la chioma molto densa, originario del Giappone, della Corea e delle regioni orientali della Cina, ormai ampiamente distribuito ed acclimatato in tutte le regioni temperate dell'emisfero boreale. In Giappone è chiamato kaede, letteralmente 'mano di rospo', per la forma particolare delle foglie. Fu introdotto in Europa ed in Nordamerica intorno al 1896.
Sopporta molto bene la siccità, è insensibile alla temperatura e non risente delle drastiche potature, per cui è molto impiegato nella produzione di bonsai.
Gradisce terreni ben drenati, leggermente acidi, con esposizione in pieno sole. Necessita di una sola concimazione annua, con fertilizzanti a lenta cessione. Le irrigazioni devono essere regolari ma non abbondanti.
E' pianta molto facile da crescere. Resiste in maniera considerevole all'inquinamento atmosferico, per cui l'impiego in ambienti cittadini potrebbe essere molto incrementato, sia per alberature stradali sia per la formazione di siepi rustiche. Non presenta particolare sensibilità all'attacco di insetti o parassiti, mentre le branche ed i rami più esili possono spezzarsi in presenza di forti venti o sotto il carico eccessivo della neve





le foglie sono caduche, opposte, con un picciolo di 2,5 centimetri, palmate, suddivise in tre lobi triangolari più o meno pronunciati, lucide, di colore verde ora più cupo ora più sbiadito, più chiare nella pagina inferiore, lunghe da 3 ad 10 centimetri e larghe da 4 ad 8. Quando nascono in primavera hanno un colore rossastro con sfumature bronzee e purpuree, che vira poi verso il verde in estate. In autunno assumono colorazioni gialle, rosse ed aranciate molto interessanti dal punto di vista paesaggistico



 la fioritura è pressoché insignificante, con piccoli fiori di color giallo-verde portati in cime corimbose coniche che compaiono in primavera assieme alle foglie


i frutti sono disamare con ali quasi parallele tra loro e talvolta sovrapposte, lunghe fino a 4 cm


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