sinonimi: Impatiens holstii, Impatiens sultani
nomi comuni: fiore di vetro, balsamina, carolina, lisetta
ETIMOLOGIA: il nome generico è mutuato dal termine latino impatiens (impaziente) per l'apertura a scatto dei frutti a capsula, che sparano lontani i semi. L'attributo specifico è stato dato in memoria di Horace Waller (1833-1896), un missionario britannico
la balsamina è una pianta erbacea perenne, semisucculenta, originatasi nelle forme oggi presenti nei vivai dalla progressiva ibridazione e selezione delle due specie originarie oggi citate come sinonimo. La specie tipo è originaria dell'Africa orientale, dal Kenya al Mozambico, dove cresce nelle foreste costiere e lungo le rive dei fiumi in zone umide ed ombrose, fino a raggiungere un'altezza di 30-80 centimetri. Dalla specie tipo sono stati creati molti ibridi, che, oltre a presentare diverse colorazioni dei fiori (bianco, arancione, rosa, rosso, lavanda, viola, ed anche bicolori, bianco e rosso), possono essere anche di taglia più ridotta. Non resiste alle temperature inferiori ai 12-13°C e quindi, pur essendo perenni, le piante di questa specie sono spesso trattate come annuali nelle zone dove le temperature invernali non permettono la sua sopravvivenza. Gradisce posizioni luminose ma semi-ombreggiate (il sole diretto ne causa il rapido appassimento) e terreni fertili, ricchi di sostanza organica, umidi ma ben drenati. Nelle zone fredde le giovani piantine vanno messe a dimora non prima di metà aprile, per evitare l'azione negativa delle gelate tardive. Le piantine necessitano di annaffiature frequenti e regolari, anche quotidiane durante le settimane più calde e siccitose di luglio ed agosto; durante la stagione vegetativa è bene anche somministrare, a cadenza settimanale, del concime liquido per piante da fiore, ricco di fosforo e potassio. Può essere propagata per seme o per talea, sebbene si sia ormai diffusa l'abitudine di acquistare piantine già pronte ad inizio stagione.
Nel complesso è una pianta di facilissima coltivazione, dalla crescita veloce, poco soggetta all'attacco dei parassiti, che offre un'ottima resa in giardino o nei vasi del terrazzo
Nel complesso è una pianta di facilissima coltivazione, dalla crescita veloce, poco soggetta all'attacco dei parassiti, che offre un'ottima resa in giardino o nei vasi del terrazzo
i fusti sono decombenti, più o meno ramificati, traslucidi e succulenti, carnosi, talvolta rossastri: su di essi si inseriscono lunghi piccioli portanti foglie ad inserzione alterna (sebbene verso la parte superiore della pianta possano sembrare opposte), di colore verde chiaro, talvolta con riflessi bronzei, lunghe 3-12 centimetri e larghe 2-5, di forma ellittica, con margine seghettato ed apice acuminato. È caratteristica, spesso, la presenza di una goccia di secrezione vischiosa e lucida, che si forma alla base del picciolo
i fiori della specie tipo sono scarlatti, appiattiti, larghi 2-4 centimetri, con 5 petali, e sbocciano all'ascella delle foglie da giugno fino al sopraggiungere dei primi freddi. esistono in commercio numerosissime varietà che si distinguono, oltre che per la taglia, per forma e colore dei fiori. Ai fiori seguono piccole capsule semilegnose, colme di semi semi piriformi, lunghi poco meno di 2 millimetri, che possono essere raccolti e seminati già in febbraio in semenzaio protetto, oppure in maggio direttamente a dimora, ricordando che queste piante sono frutto di numerose ibridazioni, per cui le piante che otterremo da seme potrebbero essere molto diverse dalle piante originarie
Nessun commento:
Posta un commento