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Scindapsus aureus (Lindl. & Andrè) Engl.



famiglia: Araceae
nome comune: potos, pothos, scindapso




ETIMOLOGIA:   il nome generico proviene dal termine greco skindapsós col quale erano genericamente indicate alcune piante rampicanti. L'attributo specifico latino aureus -a -um (dorato) si riferisce alle variegature gialle delle foglie







il potos è una pianta rampicante sempreverde di origine tropicale, originaria della Tailandia e delle Isole Salomone, nel Pacifico occidentale, alta fino a 6 metri (in coltivazione però non supera di regola i 2 metri), molto diffusa come pianta d'appartamento per la facilità di coltivazione e per la bellezza del fogliame. Esistono in commercio diverse varietà che differiscono tra loro per le diverse screziature delle foglie e per la vigoria della pianta. Può essere allevato come pianta rampicante su appositi tutori ricoperti di muschio e di sfagno, oppure come pianta ricadente in panieri appesi od appoggiati su un piano sopraelevato. Essendo di origine tropicale non tollera temperature inferiori ai 13°C e gradisce posizioni luminose ma non esposte all'insolazione diretta. La quantità delle screziature fogliari è proporzionale alla quantità di luce ricevuta: in posizioni molto ombrose le foglie saranno più piccole e meno variegate. Il terreno preferito è un terreno soffice e permeabile, ben drenato e leggermente acido, ad esempio un comune terriccio miscelato con adeguate quantità di torba e di sabbia. Eventuali rinvasi si effettuano in marzo-aprile, utilizzando vasi leggermente più grandi. Il potos si adatta anche egregiamente alla coltivazione in idrocoltura.
Le annaffiature dovranno essere non eccessive durante la stagione vegetativa (occorre aspettare l'asciugatura del terreno tra un'annaffiatura e l'altra) ed andranno molto ridotte in inverno (una volta alla settimana). È invece importante garantire alle piante un adeguato livello di umidità nell'aria, sia mediante nebulizzazioni e lavaggi fogliari, sia con l'impiego di sottovasi riempiti di argilla espansa o di ciottoli, da tenere costantemente bagnati. Le concimazioni si effettuano nel periodo vegetativo a cadenza mensile, con prodotti specifici per piante verdi, dimezzando le dosi consigliate.
Le foglie dovranno essere tenute pulite o mediante docce da effettuarsi ad esempio nella vasca da bagno oppure strofinandole delicatamente con un panno imbevuto nell'acqua, evitando assolutamente l'impiego di lucidanti fogliari.
La moltiplicazione del potos è abbastanza semplice in quanto le porzioni apicali di fusto, tagliate per evitare che la pianta si accresca troppo, da maggio a luglio radicano abbastanza facilmente, sia in terriccio sia immerse nell'acqua. Eventualmente la piante possono essere anche riprodotte dividendo il cespo con le radici al momento del rinvaso.
Le piante coltivate in condizioni ottimali sono difficilmente attaccate dai parassiti, mentre quelle che vivono in condizioni più critiche (ad es. scarsa illuminazione, basse temperature, correnti d'aria, eccesso idrico), indebolite, possono essere più soggette ad attacchi di acari (ragnetto rosso) e cocciniglie. In questo caso, oltre a cercare di ottimizzare le condizioni di vita della pianta, è necessario intervenire con opportuni prodotti, eventualmente eliminando le parti più deteriorate




i fusti del potos sono lianosi, lunghi e volubili, verdi ed erbacei da giovani, rampicanti sui supporti che trovano mediante l'emissione ai nodi di radici aeree carnose. Le foglie sono sempreverdi, lucide e carnose, da giovani ovate ed appuntite, lunghe fino a 10 centimetri, poi cuoriformi e larghe fino a 30 centimetri (fino a 50 in natura), screziate di giallo. I fiori compaiono assai raramente in appartamento, sono quasi insignificanti e raccolti in uno spadice avvolto da una spata colorata


ATTENZIONE: come quasi tutte le piante appartenenti alla famiglia delle Araceae, anche la pianta del potos è velenosa in tutte le sue parti, per cui è sempre opportuno lavorare con i guanti quando si lavora sulla pianta; bisogna inoltre sistemarla in una posizione inaccessibile ai bambini ed agli animali domestici




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