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Clerodendrum trichotomum Thunb. 1784



famiglia: Verbenaceae
sinonimi: Clerodendrum serotinum  Volkameria japonica
nome comune: clerodendro giapponese



ETIMOLOGIA:   il nome del genere è coniato dai termini greci kléros (sorte, fortuna) e déndron (albero), a significare letteralmente 'albero della fortuna', per l'abbondanza e bellezza dei fiori, molti dei quali profumati. L'epiteto specifico proviene dall'unione dei due termini greci trichòs (pelo) e tomòs (strato) per lo strato di peluria che ricopre la pagina inferiore delle foglie






 il clerodendro giapponese è un piccolo alberello deciduo a crescita lenta e portamento espanso, alto e largo fino a 4-6 metri, originario del Giappone e della Cina orientale, da dove poi si è diffuso in tutte le zone a clima temperato ed anche in Italia (intorno al 1860). Predilige posizioni assolate o parzialmente ombreggiate e non ha particolari esigenze di terreno, anche se lo preferisce fertile, ricco di sostanza organica e ben drenato, possibilmente poco calcareo. Nelle zone di montagna ed in quelle vicino al mare è necessaria una protezione dai forti venti e dalla salsedine.
È una pianta abbastanza resistente al freddo (sopporta fino a -15°C) ed alle avversità, generalmente utilizzata come pianta ornamentale per la sua rusticità ed adattabilità, oltre che per la persistente fioritura estiva di notevole effetto estetico e decorativo e la presenza di frutti molto decorativi. Allevato in forma arborea sviluppa una chioma tondeggiante se coltivato a mezz’ombra, piuttosto espansa se cresciuto in pieno sole.


 la corteccia dei giovani rami è liscia e bruna, tomentosa, mentre invecchiando appare ruvida e screpolata, di colore grigio-bruno



 le foglie sono decidue, opposte, ovate od ellittiche, grandi fino a 25 centimetri, lungamente picciolate, col margine leggermente dentato ed acuminate all'apice, di colore verde intenso, tomentose sulla pagina inferiore, specialmente in prossimità delle nervature. Se stropicciate o quando cadono emanano un odore piuttosto sgradevole.




 i fiori piccoli, con il calice di colore bianco rosato con quattro stami molto lunghi, bianchi, stellati, riuniti in grandi corimbi intensamente profumati, ricordano quelli del gelsomino e compaiono tra agosto e settembre



i frutti, che compaiono in autunno, sono bacche sferoidali delle dimensioni di un pisello, racchiuse da un calice a forma di lanterna di colore rosso. Dapprima verdi, si scuriscono all'apertura del calice, diventando blu-viola. Non sono tossici e persistono sui rami anche per cinque mesi, da ottobre-novembre fino a gennaio-febbraio



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