famiglia: Cactaceae
nome comune: cuscino della suocera, palla d'oro, grusone
ETIMOLOGIA: il nome del genere è coniato dai termini greci echínos (riccio, porcospino) e káktos (cacto, pianta spinosa), a significare la somiglianza di questa pianta ad un riccio. L'epiteto specifico ricorda Hermann Jacques Gruson (1821-1895), inventore ed imprenditore tedesco di origine francese
il 'cuscino della suocera' è un cactus di forma globosa, dalla crescita molto lenta, originario delle regioni desertiche centrali del Messico, dove in condizioni favorevoli può raggiungere a maturità i 90-100 centimetri di diametro: nei nostri climi arriva dopo molti anni di coltivazione in vaso ai 40-50 centimetri. È una specie xerofila, estremamente adattata a sopravvivere in climi dove vi è una minima disponibilità idrica: infatti il fusto, sferico (per offrire la minor superficie traspirante possibile) e costoluto, è verde e svolge la funzione clorofilliana, mentre le foglie sono trasformate in spine, proprio per evitare dispersione d'acqua per traspirazione.
È una tra le piante grasse più amate e diffuse tra gli amanti del giardinaggio. In appartamento le piante vanno collocate in posizioni molto luminose e fresche, anche non riscaldate (sopporta le temperature vicino a 0°C), evitando di annaffiarle in inverno per favorire l'insorgenza di un periodo di riposo, mentre in estate si portano all'aperto collocandole in pieno sole ed annaffiandole abbondantemente, evitando però sempre il ristagno idrico. Il terriccio deve essere sciolto e ben drenato, povero di sostanza organica (1 parte di humus e 4 di sabbia o pomice). Il vaso deve essere delle giuste dimensioni, cioè la pianta grassa deve essere, come si dice in gergo, 'stretta di vaso' per favorire una crescita armoniosa evitando che si accresca soltanto il suo apparato radicale
È una tra le piante grasse più amate e diffuse tra gli amanti del giardinaggio. In appartamento le piante vanno collocate in posizioni molto luminose e fresche, anche non riscaldate (sopporta le temperature vicino a 0°C), evitando di annaffiarle in inverno per favorire l'insorgenza di un periodo di riposo, mentre in estate si portano all'aperto collocandole in pieno sole ed annaffiandole abbondantemente, evitando però sempre il ristagno idrico. Il terriccio deve essere sciolto e ben drenato, povero di sostanza organica (1 parte di humus e 4 di sabbia o pomice). Il vaso deve essere delle giuste dimensioni, cioè la pianta grassa deve essere, come si dice in gergo, 'stretta di vaso' per favorire una crescita armoniosa evitando che si accresca soltanto il suo apparato radicale
le costolature (20-25), rilevate e disposte in maniera radiale in tutto il fusto, sono punteggiate da areole ricoperte da una peluria giallastra, da 8-10 spine radiali e 3-5 spine centrali. Le spine sono sempre di color giallo oro o bianche e ricoprono quasi completamente la pianta, preservandola anche dal morso degli animali
i fiori, che compaiono in marzo-aprile sulla sommità lanuginosa del fusto, sono imbutiformi, solitamente di colore giallo, e possono raggiungere una lunghezza di 5-7 centimetri. La fioritura avviene a partire circa dal trentesimo anno d'età della pianta, quando le dimensioni sono di circa 30-35 centimetri
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