nome comune: ippocastano rosa
ETIMOLOGIA:il nome generico è quello con cui gli antichi romani indicavano una quercia dai frutti commestibili, a sua volta derivante da aesca (cibo). L'attributo specifico latino carnea (simile alla carne) allude al colore rosso-rosato dei fiori
l'ippocastano rosa è un ibrido di origine orticola, selezionato probabimente in Germania intorno al 1820, proveniente dall'incrocio tra il comune ippocastano (Aesculus hippocastanum), originario dell' India, ed una specie arbustiva americana (Aesculus pavia), dai fiori rossi.
È un albero di medie dimensioni, che può arrivare intorno ai 20 metri di altezza, che mostra generalmente caratteri intermedi tra le due specie, ad eccezione dei fiori, che sono di un bel colore rosso-rosa, simili a quelli del progenitore americano. Rispetto all'ippocastano comune ha inoltre gemme molto meno appiccicose, frutti con meno punte o spine e semi opachi, di colore bruno.
Ha una crescita piuttosto rapida ed è una pianta molto rustica, resistendo molto bene sia ai periodi di siccità che alle basse temperature invernali. Sembra inoltre manifestare maggiore resistenza all' antracnosi e ad altre malattie.
Ama i luoghi luminosi, direttamente esposti ai raggi solari almeno per alcune ore al giorno, e terreni alcalini, fertili e ben drenati. Le esigenze di coltivazione sono le stesse dell'ippocastano comune
È un albero di medie dimensioni, che può arrivare intorno ai 20 metri di altezza, che mostra generalmente caratteri intermedi tra le due specie, ad eccezione dei fiori, che sono di un bel colore rosso-rosa, simili a quelli del progenitore americano. Rispetto all'ippocastano comune ha inoltre gemme molto meno appiccicose, frutti con meno punte o spine e semi opachi, di colore bruno.
Ha una crescita piuttosto rapida ed è una pianta molto rustica, resistendo molto bene sia ai periodi di siccità che alle basse temperature invernali. Sembra inoltre manifestare maggiore resistenza all' antracnosi e ad altre malattie.
Ama i luoghi luminosi, direttamente esposti ai raggi solari almeno per alcune ore al giorno, e terreni alcalini, fertili e ben drenati. Le esigenze di coltivazione sono le stesse dell'ippocastano comune
le foglie sono simili a quelle dell'ippocastano comune, decidue, lungamente picciolate e larghe fino a 25 centimetri, composte, palmatosette a 5-7 foglioline obovate sessili, acuminate all'apice, a margine doppiamente seghettato e connervature molto evidenti
i fiori, privi di profumo, simili per forma e dimensioni a quelli dell'ippocastano comune, sono riuniti in pannocchie coniche lunghe fino a 20 centimetri ed hanno un bel colore rosso-rosa, con sfumature giallastre
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