nomi comuni: erica, erica di Darley, brugo
ETIMOLOGIA: il nome generico proviene dall'antico termine greco eréiko, eriké (rompo) a causa del legno duro ma fragile di queste specie
l'erica di Darley è un piccolo arbusto, alto e largo fino a 50 centimetri, originatosi da un'ibridazione spontanea (E. carnea x E. mediterranea) verificatasi alla fine del XIX° secolo in un vivaio inglese. È ampiamente coltivato per la crescita rapida e vigorosa, la forte rusticità, il portamento compatto, la grande adattabilità ai diversi ambienti, la fioritura assai prolungata, l'adattamento ai terreni calcarei, caratteristiche che la rendono adatta alla creazione di macchie con bellissimi colori che assicurano in nella stagione autunnale al giardino un'atmosfera piacevole e che tra l'altro richiedono una manutenzione veramente ridotta. Si può coltivare pure in vaso, impiegando grandi ciotole anche non molto profonde, con del terreno acido. È una pianta resistente alla siccità e non richiede abbondanti irrigazioni se non in caso di una prolungata mancanza di precipitazioni meteoriche. Gradisce posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate e non necessita di fertilizzazione perché ama i terreni poveri
le foglie sono persistenti, aghiformi, di colore verde scuro, molto piccole, quasi nascoste nei momenti di abbondante fioritura
i fiori, di color malva, porpora, bianco oppure bicolori, tipicamente campanulati, si formano in gran numero all'ascella delle foglie o su racemi terminali lunghi 10-15 centimetri e compaiono in novembre per una fioritura prolungata fino al maggio successivo. Il periodo di maggior fioritura corrisponde all'inizio della primavera
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