nome comune: erba-miseria asiatica, miseria blu
ETIMOLOGIA: Linneo denominò questo genere in onore di due botanici olandesi, i fratelli Commelijn, usando i due grandi e vistosi petali dei fiori per simboleggiarli. L'attributo specifico communis indica la facilita di diffusione e reperimento di questa specie
l'erba-miseria asiatica è un pianta erbacea annuale alta fino a 70 centimetri originaria, come dice il nome, della Cina e del sud-est asiatico, introdotta e spontaneizzata nelle parte centrale ed in quella sud-orientale dell'Europa, oltre che nella zona orientale del Nordamerica, zone nelle quali si è acclimatata talmente bene tanto da assumere il carattere di pianta infestante. Cresce spontaneamente nei terreni abbandonati, in particolare quelli ad alto tenore di umidità ed ormai si ritrova un po’ dappertutto, nei giardini ma anche in campagna, negli incolti ed al margine dei boschi
dal terreno si dipartono numerosissimi fusticini, minutamente pubescenti nella loro parte distale, che crescendo possono arrampicarsi attorcigliandosi a spirale su sostegni occasionali oppure, se stesi a terra, radicare dai nodi, contribuendo in questo modo alla diffusione in senso orizzontale della pianta, tanto che nei siti più favorevoli si formano colonie talmente fitte da escludere la crescita di qualsiasi altro tipo di piantina.
Le foglie sono glabre, opposte, da lanceolate ad ovato-lanceolate, lunghe da 3 a 9 centimetri e larghe fino a 2, con l'apice acuminato ed il margine liscio, guainanti alla base lungo il fusto. La nervatura centrale è piuttosto marcata e le altre nervature corrono parallelamente ad essa
Le foglie sono glabre, opposte, da lanceolate ad ovato-lanceolate, lunghe da 3 a 9 centimetri e larghe fino a 2, con l'apice acuminato ed il margine liscio, guainanti alla base lungo il fusto. La nervatura centrale è piuttosto marcata e le altre nervature corrono parallelamente ad essa
i fiori di questa specie, seppur piccoli e presenti in maniera sporadica, sono molto belli e particolari: sono portati in infiorescenze denominate 'circinni' comprendenti una spata simile ad un baccello, dalla quale esce un fiore zigomorfo che presenta tre petali dei quali due evidenti, di un colore celeste vivo raramente riscontrabile in altre piante ed un terzo petalo molto più piccolo, biancastro, nascosto sotto agli stami dalle antere gialle, alquanto attrattive per gli insetti. Il periodo di fioritura dura da giugno a settembre ma la durata di ogni singolo fiore è giornaliera. La fioritura non è particolarmente profumata. Il frutto è una capsula
USO ALIMENTARE OD OFFICINALE: questa pianta è impiegata dalla medicina cinese fin dall'antichità per le sue proprietà febbrifughe ed antinfiammatorie, antipiretiche e diuretiche. Trova anche impiego per la cura di tonsilliti ed infiammazioni del cavo oro-faringeo. Alcune sostanze in essa contenute, come ad es. l'acido idrossi-cinnamico esplicano un'attività antibatterica. Dall'India alla Cina la commelina è anche impiegata come verdura a scopo alimentare. Dai fiori di alcune varietà si ricava un pigmento blu molto pregiato
Attenzione!!! Questi non sono consigli medici!! Usate eventuali prodotti con cautela e solo secondo le esatte prescrizioni del medico o dell’erborista
CURIOSITÀ: questa specie è stata largamente impiegata dai botanici per studiare i meccanismi fisiologici che regolano la vita e lo sviluppo delle piante. In particolare ciò è servito a capire il meccanismo di funzionamento delle aperture stomatiche, molto evidenti in questa pianta. Sono stati anche particolarmente studiati anche i pigmenti che danno la colorazione ai petali, dimostrando come la particolare tinta sia data da un complesso miscuglio di antocianine (6), flavonoidi (6) e metalli come il magnesio
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