nome comune: melo da fiore
ETIMOLOGIA: il nome del genere è lo stesso termine con cui gli antichi latini indicavano questa pianta
è un piccolo albero, a crescita lenta, che può raggiungere un altezza massima di 8 metri ed una larghezza di 5. La chioma, di forma piramidale, tende ad allargarsi con l’età, poiché le branche crescono orizzontalmente. Specie rustica, si adatta ai più svariati tipi di terreno, purché fertili e ben drenati, tollerando anche quelli compatti e calcarei. Sopporta discretamente la siccità, l’inquinamento e la salinità. Preferisce posizioni soleggiate e dimostra buona resistenza al vento ed alle rotture. In autunno il fogliame assume una colorazione gialla, ornamentale.
Resiste meglio delle altre varietà di melo all'attacco dei parassiti più comuni quali l'oidio e la ticchiolatura. La manutenzione prevede solo la potatura dei rami per rimuovere il legno morto. Nel complesso è una delle varietà più interessanti di melo da fiore ed è l'ideale per piccoli giardini e terrazzi, perché è poco invadente e di facile gestione
i boccioli fiorali hanno un colore rosa fuchsia molto interessante, mentre i fiori, riuniti in mazzetti, compaiono ad aprile ed hanno un colore rosato molto tenue, con stami giallastri al loro interno
i frutti, molto abbondanti, sono piccoli pomi rotondeggianti del diametro di circa 2,5 cm, simili a grosse ciliegie, di colore rosso-arancio. Permangono sulla pianta fino alla fine di febbraio, offrendo un grande spettacolo di colore al giardino, attirando e fornendo nutrimento agli uccelli affamati in questo periodo dell'anno
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