Caltha palustris L. 1753



famiglia: Ranunculaceae
sinonimo: Trollium paluster
nome comune: farferugine, calta palustre




ETIMOLOGIA: il nome generico proviene da un'alterazione del termine greco kàlathos (coppa, cesto) per la particolare conformazione dei fiori. L'attributo specifico latino palustris (delle paludi) è riferito all'habitat in cui questa specie vive allo stato naturale





la farferugine è una pianta erbacea perenne, cespitosa, alta fino a 50 centimetri, originaria delle zone fredde e temperate dell'emisfero boreale, presente anche in Europa ed in Italia, dove vive e si riproduce spontaneamente su sponde ed alvei dei ruscelli oppure in zone acquitrinose (stagni), ma anche in luoghi erbosi molto umidi. In Italia è presente principalmente nelle regioni settentrionali, in Toscana ed in Calabria. È una specie igrofila, che vive bene nei terreni molto umidi o inondati, preferibilmente acidi, ma si adatta anche ai terreni leggermente alcalini. Può essere coltivata anche nei giardini, a patto che le venga fornita un'adeguata quantità d'acqua nel terreno, quindi si rivela adatta ad essere collocata in riva a laghetti, stagni o corsi d'acqua, in posizione soleggiata



la farferugine è una pianta dai caratteri assai variabili ma generalmente i cespi, che si sviluppano da radici rizomatose, sono assai vigorosi, composti da steli cilindrici e glabri, spugnosi e striati longitudinalmente, dapprima prostrati e sommersi ed in seguito ascendenti, talvolta con radici avventizie ai nodi e rampicanti. Le foglie sono di due tipi: foglie basali e foglie caulinari. Le prime sono ampie, lungamente picciolate, reniformi o cuoriformi, palminervie, carnose, di colore verde scuro lucente (talvolta con riflessi purpurei), finemente crenate ai margini, larghe 6–8 centimetri e lunghe 5–7. Le seconde sono simili alle precedenti ma più piccole e sessili o sub-sessili, con dimensioni che diminuiscono man mano che ci si avvicina all'apice del fusto




i fiori, che compaiono da marzo a giugno in numero di 2-7 per ogni pianta all'apice degli steli, sono ermafroditi, a forma di coppa, larghi fino a 5 centimetri, portati su peduncoli lunghi 5 centimetri, con 5-8 petali di colore giallo vivo e dalla superficie lucida come le foglie. Gli stami, disposti a spirale, lunghi circa 7 millimetri, sono anch'essi gialli e molto numerosi. L'impollinazione è entomogama



USO ALIMENTARE OD OFFICINALE: una volta di questa pianta venivano consumati fiori e boccioli fiorali messi sottaceto in sostituzione dei capperi, ma il loro uso è sconsigliato perchè la farferugine, come tutte le ranuncolacee, contiene nei tessuti saponine tossiche molto pericolose per ingestione. In omeopatia dimostra avere proprietà  antireumatiche, diuretiche, antispasmodiche, calmanti il dolore, diaforetiche ed espettoranti. Le foglie essiccate si usano per fare cataplasmi e per curare eruzioni cutanee e dermatiti. I suoi fiori essiccati e trattati con opportuni reagenti forniscono una tinta gialla.

Attenzione !!
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