nome comune: begonietta
ETIMOLOGIA: il nome del genere è dato in onore di Michel Begon (1638-1710), governatore francese di Santo Domingo e promotore di numerose ricerche botaniche. L'attributo specifico latino semperflorens sta ad indicare la prolungata fioritura di questa specie
è una piccola pianta erbacea perenne originaria del Brasile, quasi succulenta per la carnosità delle foglie, sensibile alle basse temperature, per questo motivo coltivata come annuale nelle zone a clima invernale rigido. È una pianta non molto alta (fino a 40 centimetri), ramificata e cespugliosa, a radici fascicolate, adatta alla coltivazione in giardino ed in vaso, utilizzata per creare bordure, cespugli e macchie colorate. Gradisce luoghi molto luminosi ma non la luce diretta del sole, che potrebbe provocare delle ustioni sulle foglie. Si adatta anche ad un’esposizione in luoghi semi ombreggiati, ma in questo caso si avrà una fioritura più scarsa. La temperatura ideale per la crescita delle begoniette è di circa 20°C: ricordiamoci che temono il freddo, quindi è opportuno di non esporle a temperature inferiori ai 14°C. Predilige un terreno fertile e leggero, meglio se con pH leggermente acido, soprattutto ben drenato. Le irrigazioni dovranno essere regolari in estate e molto ridotte durante l’inverno, facendo particolare attenzione ad evitare che l’acqua ristagni nel terreno o alla base dei vasi.
Le innumerevoli varietà ibride ed orticole di questa specie sono tra le piante più comunemente impiegate per la realizzazione di bordure estive.
Le innumerevoli varietà ibride ed orticole di questa specie sono tra le piante più comunemente impiegate per la realizzazione di bordure estive.
le foglie sono glabre, lucide e carnose, arrotondate od ovato-oblunghe, subcordate, fragili, lungamente picciolate, lunghe e larghe 5-8 centimetri, di colore variabile nelle diverse piante dal verde al porpora scuro-bronzo rossastro, talvolta con sfumature ai margini. I fusti ed i piccioli sono rossastri. L' esposizione diretta del fogliame ai raggi del sole può provocare ustioni (macchie di color bruno) alla lamina fogliare per l’elevato contenuto idrico.
i fiori singoli o doppi, larghi circa 2,5 centimetri, possono essere rosa, rossi o bianchi (anche se ne esistono anche di bicolori) e compaiono in continuazione e molto numerosi da maggio fino a fine ottobre riuniti in pannocchie pauciflore dalla fioritura scalare.
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