Salix babylonica L. 1753

famiglia: Salicaceae
nome comune: salice piangente


ETIMOLOGIA: il nome del genere è dato dalla combinazione di due termini celtici, sal (vicino, vicinanza) e lis (acqua), proprio per il fatto che queste piante vivono in zone ricche d'acqua. Tuttavia già gli antichi romani chiamavano con questo nome i salici. Il termine latino babylonica fa riferimento all'origine medio-orientale di questa specie.



è un albero deciduo originario dell'Asia, che può raggiungere i 15 metri di altezza, di rapida crescita ma poco longevo. Fu introdotto in Europa nel 1692 e da allora è stato diffuso nei parchi e nei giardini di tutto il mondo come albero ornamentale, in particolare vicino a laghetti e specchi d'acqua. I rami sono penduli e sottili, caratteristica esaltata nelle varietà ornamentali. L'albero assume così un portamento particolare, con la vegetazione riversa verso il basso. Preferisce posizioni soleggiate e terreni umidi e pesanti, rifuggendo quelli sabbiosi e ben drenati. Purtroppo, come altre specie di salice ed i pioppi, è frequentemente attaccato da insetti xilofagi che minano la resistenza meccanica del fusto e dei rami



le foglie, disposte sui rami ad inserzione spiralata, sono lanceolate, strette e lunghe, appuntite, di colore verde chiaro, con margini finemente seghettati. In autunno, prima di cadere, assumono una colorazione giallo-dorata molto appariscente.
I fiori sono disposti in amenti, di colore giallo quelli maschili, di colore verdastro quelli femminili. I frutti sono delle capsule al cui interno sono presenti numerosi semi

USO ALIMENTARE OD OFFICINALE: tutte le specie di salice contengono, in particolare nella corteccia, una elevata concentrazione di acido salicico, precursore naturale dell'aspirina, di cui ha le stesse proprietà antireumatiche, astringenti, toniche e febbrifughe. Va da se che eventuali decotti vanno usati con cautela e solo su prescrizione e controllo del medico o dell’erborista.

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