nomi comuni: ibisco della Cina, rosa della Cina
ETIMOLOGIA: il nome generico proviene dal termine greco hibiskòs, col quale Dioscoride denominò le piante simili all'altea, termine poi ripreso dal poeta latino Virgilio. L'attributo specifico latino significa letteralmente 'rosa della Cina'
l'ibisco della Cina è un arbusto sempreverde o semi-sempreverde (a seconda del clima) originario delle aree calde dell'estremo Oriente, semirustico, alto fino a 5-10 metri in piena terra e nelle zone d'origine, che in vaso può raggiungere un'altezza di 3 metri. Non sopporta le basse temperature, avendo un limite minimo di sopravvivenza intorno ai -2°C, per cui può essere coltivato in piena terra solo nelle zone temperate a clima mediterraneo, in particolare quelle costiere, dove mostra anche un'ottima resistenza alla salinità. Pur soddisfatte queste condizioni cresce però meglio in posizioni soleggiate ma protette, riparate dai forti e freddi venti marini invernali. Le foglie permangono sulla pianta quando le temperature non scendono per troppo tempo al di sotto dei 16°C. Nelle zone dove le condizioni climatiche non permettono una coltivazione all'aperto, può essere allevato come pianta d'appartamento, riparando la pianta durante la stagione fredda e portandola all'aperto quando le temperature sono più alte (non prima di maggio).
I terreni preferiti sono quelli fertili e freschi, leggeri e molto ben drenati. Le annaffiature estive (maggio-settembre) dovranno essere costanti ed abbondanti, senza però che si verifichi nel terreno ristagno idrico; in inverno bisogna invece diminuire gli apporti idrici, mantenendo però un crto grado di umidità nel terreno. Durante la stagione vegetativa sono molto utili fertilizzazioni con concimi ricchi di fosforo e potassio, da somministrarsi a cadenza quindicinale, in particolare alle piante coltivate in vaso.
Esistono in commercio numerosissime varietà, che differiscono anche molto tra loro per grandezza e forma delle foglie, forma e colore dei fiori, grado di rusticità e dimensioni finali della pianta
nella specie tipo le foglie sono lucide, di colore verde scuro, ovato-lanceolate, con margine irregolarmente seghettato oppure frastagliato, apice acuminato e base cordata
i fiori sono il vero motivo per cui questa pianta è amata ed ampiamente coltivata in tutto il mondo. Sono fiori solitari, inodori, imbutiformi, larghi fino a 10-12 centimetri, molto appariscenti, che sbocciano da giugno ad agosto sui rami dell'anno, all'ascella delle foglie superiori; hanno una breve durata nel tempo, ma non appena sfioriscono vengono immediatamente sostituiti da nuovi fiori. Nella specie tipo hanno un calice formato da cinque sepali, disposti ad avvolgere la base del fiore e la corolla semplice, composta da 5 petali di colore rosso-cremisi, uguali, svasati all’estremità oppure piani, ben distanziati tra loro o leggermente sovrapposti l’uno all’altro. Dal centro della corolla si diparte la colonna staminale, formata dagli stami fusi tra loro: alla sua estremità troviamo le antere giallastre ed un foro dal quale fuoriesce le stilo portante 5 pistilli
nelle diverse varietà presenti sul mercato possiamo avere fiori semplici, semidoppi, doppi o stradoppi, con colori variabili dal bianco al rosa, al giallo, all’arancione, con diverse tonalità intermedie
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