nomi comuni: sanvitalia, zinnia strisciante
ETIMOLOGIA: il nome generico è stato dato in onore dei Sanvitali, una famiglia nobiliare parmense grande finanziatrice di ricerche naturalistiche. L'attributo specifico latino procumbens (procombente) indica la caratteristica dei rami di questa specie di dirigersi originariamente verso terra, per poi erigersi verso l'alto nella parte distale
la sanvitalia è una pianta erbacea annuale originaria del Messico, strisciante, alta fino a 15-20 centimetri, adatta ad essere coltivata in vaso, in panieri appesi, nei primi piani delle bordure erbacee o nel giardino roccioso. Ha portamento tappezzante o ricadente, con molte esili ramificazioni. Si semina in primavera, quando le temperature non sono inferiori ai 18-21°C, direttamente a dimora o nei contenitori definitivi, coprendo i semi con un sottilissimo strato di sabbia o terriccio leggero. Nelle regioni a clima invernale mite può essere seminata a fine estate. Quando le piantine sono alte 1-2 centimetri si diradano lasciando 5-8 cm tra le piante, in quanto questa specie non gradisce molto il trapianto.
La sanvitalia è una pianta di facile coltivazione, anche partendo dal seme. Preferisce esposizioni molto soleggiate, dove forma cespugli densi e ben ramificati, ricchi di fiori e terreni sciolti, fertili e ben drenati. Si adatta però anche a terreni più compatti, dove però la vegetazione risulta essere leggermente più stentata. Gradisce costanti ed abbondanti annaffiature, soffrendo gli stress idrici, anche se si riprende bene da brevi periodi di mancanza d'acqua. Assieme all'acqua è opportuna la somministrazione di un concime per piante fiorite, con cadenza quindicinale durante tutto il periodo vegetativo
le foglie sono ovate, opposte, di colore verde intenso, leggermente tomentose, distribuite piuttosto distanti sui piccoli fusti (anch'essi ricoperti di una leggera peluria)
i fiori sono capolini di 1,5-2 cm di diametro con i petali gialli (o arancio) e disco centrale più scuro, simili a piccoli girasoli. La fioritura avviene dall'inizio dell'estate (a seconda dell'epoca di semina) fino ad autunno inoltrato ed è molto generosa per tutto il periodo. Al termine della fioritura tende facilmente ad andare a seme, per cui è importante eliminare tutti i capolini sfioriti per favorire l'emissione di nuovi getti fiorali. Verso la fine dell'estate è però necessario preservarne i semi se si desidera utilizzarli per le semine dell'anno successivo
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