Hibiscus syriacus L. 1753

famiglia: Malvaceae
sinonimo: Hibiscus chinensis, Althaea frutex
nomi comuni: ibisco, ibisco cinese, rosa di Sharon

ETIMOLOGIA: il nome generico proviene dal termine greco hibiskòs, col quale Dioscoride denominò le piante simili all'altea, termine poi ripreso dal poeta latino Virgilio. L'attributo specifico latino syriacus è riferito alla provenienza mediorientale di questa specie.


l'ibisco è un piccolo alberello od un arbusto spogliante di medie dimensioni, alto fino a 3-4 metri, dalla chioma globosa e molto ramificata, originario del Medio Oriente. In Italia è assai diffuso in tutte le regioni, ampiamente coltivato nei giardini per la splendida fioritura estiva e talvolta naturalizzato. Fra tutte le specie di Hibiscus è sicuramente la più rustica e resiste molto bene alle basse temperature, adattandosi anche ai terreni argillosi e mediamente calcarei, pur preferendo quelli freschi e profondi, mediamente umidi e posizioni molto soleggiate. Si adatta però anche alla mezz'ombra. Sopporta molto bene le drastiche potature, che non ne intaccano la capacità fiorifera e si presta quindi anche alla creazione di siepi. Il suo impiego migliore è però quello come esemplare singolo o a gruppi, che ne risalta la capacità di rifiorire in continuazione durante l'estate. Si adatta anche alla coltivazione in vaso, per la decorazione di terrazzi e giardini sopraelevati



le foglie sono decidue, di forma ovale, talvolta trilobate, col margine dentato e la lamina di colore verde scuro




la fioritura appariscente e prolungata è senz'altro il motivo principale dell'ampia diffusione nei giardini di questa pianta. I fiori compaiono in abbondanza dalla fine di luglio sino all'autunno inoltrato e sono solitari, ascellari, di colore violetto nella specie tipo, larghi da 8 a 10 centimetri, imbutiformi, con la corolla formata da 5 petali dal cui centro si sviluppa una colonna staminale, sulla quale sono disposti gli stami, più lunga della corolla, che porta sul suo prolungamento lo stilo, terminante con cinque pistilli. Esistono in commercio numerose varietà di questa specie, che si distinguono in base alla forma del fiore (semplice, semidoppio, doppio o stradoppio) e del suo colore (dal bianco al viola cupo fino al blu, passando per diverse gradazioni intermedie, generalmente con la zona centrale di colore diverso da quello della zona esterna dei petali)






i frutti, non molto decorativi, sono capsule ovali, larghe circa 2,5 centimetri, che a maturità si aprono liberando semi cigliati

USO ALIMENTARE OD OFFICINALE: le parti di questa pianta, ricche di mucillaggini, antociani e carotenoidi, presentano proprietà farmacologiche confermate dalla moderna ricerca scientifica. In particolare ad esse viene attribuita un'azione diuretica, antisettica, espettorante, emolliente, febbrifuga, antiscorbutica ed emostatica. Il decotto è impiegato come diuretico, contro il prurito della pelle e per il trattamento di dolori addominali, diarrea e dissenteria, mentre l'estratto dei fiori dimostra efficacia contro l'ipertensione ed i disturbi del fegato

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